giovedì 5 maggio 2016

Cittaducale - Borgo San Pietro

A Rieti (martedì) non abbiamo raggiunto Poggio Bustone perché tra l'arrivo del treno e la partenza della corriera passavano tre ore. Volevamo anche visitare la città. Ci andremo in futuro, percorrendo pure il tratto che da Assisi termina in quest'altro luogo francescano. Cosicché l'innesto del nostro cammino sull'itinerario detto: "Con le ali ai piedi", stava nel trovare la fontana posta presso la chiesa di Santa Rufina (Cittaducale). E lì, a rimarcare la giustezza del luogo vi era anche una freccia gialla, chiaro simbolo di pellegrinaggio. Essa è divenuta ormai icona universale da quando (penso negli anni 70) don Elias Valiña  un parroco spagnolo, prese a segnare, con questo colore, il Cammino di Santiago.

La tappa di oggi: lunga (30 km) ma senza particolari difficoltà se non per il passaggio del fiume Velino. Al cui  ponte si giunge in modo un po' tortuoso fra canali d'acqua. Acqua abbondantissima ovunque, essendo poste poco oltre anche le sorgenti del Peschiera che alimentano Roma, distante circa 80 km. Due grosse condotte vi dipartono, eppure tanta altra acqua limpidissima va libera verso il Velino. Poi, valicati i monti che separano la Valle Reatina da quella del Salto, siamo giunti abbastanza stanchi a Petrella. Dove ci siamo rifocillati con acqua, pane e mortadella (per fare rima), condivisa con un malridotto gatto, venuto subito a farci visita. Gli ultimi 3 km in discesa, ora siamo ospiti del Convento Santa Filippa Mareri (diretto da gentilissime suore) a Borgo San Pietro e posto in riva a un lago artificiale.
Pax et bonum!








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