sabato 21 maggio 2016

Il ritorno anticipato

Mentre sul cammino "Con le ali ai piedi" ritorna a splendere il sole, noi ritorniamo a casa in treno, via Campobasso-Roma. Questo perché, ieri, andando Carla sul sentiero coperto d'alta erba, una  nascosta piccola voragine le ha fatto male al ginocchio. Proprio quello in equilibrio fra "l'essere e il non essere" adatto ancora a camminare per lunghe distanze. Essendo molto impegnative anche le prossime tappe abbiamo (saggiamente) interrotto il cammino  a Pietracatella. Dispiace che sia successo a sei giorni da Monte Sant'Angelo. Ma, tornando col pensiero ai 17 precedenti, confermiamo ammirazione per questa via, aperta al pellegrinaggio da Angela Seracchioli. Impegnativa, bella, sempre accogliente: da Rieti a Pietracatella. Proprio perché resterà nel nostro cuore quest'ultimo paese, posto in cima a un monte e faticosamente raggiunto - DA DOVE RIPARTIREMO - ringraziamo la signora e la sua famiglia (per ringraziare quanti ci hanno ospitato) che gestisce il B&b "Il Portale", per aver facilitato anche il nostro rientro a casa.

Ringraziamo Angela, l'amico Oriano per averci ospitato su www.pelleginibelluno.it, insieme ai lettori di questo diario. È stato solo un invito a seguire la nostra esperienza, perché "Con le ali ai piedi" abbia ogni giorno pellegrini coraggiosi che lo percorrono.

Eligio e Carla








venerdì 20 maggio 2016

Ripalimosani - Toro - Pietracatella (km 28 circa)

Lasciato Ripalimosani alle sei con il cielo relativamente sereno, otto ore dopo siamo arrivati a Pietracatella bagnati fradici.
La pioggia è arrivata senza tanti preavvisi appena discesi dal paese di Toro nella valle del fiume Tappino. Cosicché abbiamo imboccato la statale per Foggia non avendo compreso dove fosse il tratturo.
Almeno cinque chilometri a tu per tu con il veloce traffico. Poi è apparso molto in alto il paese di Pietracatella che, per arrivarci, abbiamo sudato un'altra ora: Carla eroica.

In compenso calorosa accoglienza presso il B&b "Il Portale" (3891956117), anche molto economico.

Ora visiteremo la chiesa di S. Giacomo con un antico crocifisso ligneo (prima metà XIV sec).


















giovedì 19 maggio 2016

Sant'Elena Sannita -Ripalimosani

Tre valli da scendere e da risalire (compresa quella del fiume Biferno), hanno fatto bello, lungo e faticoso l'odierno cammino di 24 km. Forse per questo - fuori di Sant'Elena - c'erano ad incoraggiarci dei simpatici cagnolini.

Sul primo colle il paese di Casalciprano, "disseminato" di murales e di sculture. Andando incontro al successivo paese - Castropignano - ci siamo aperti alla scoperta del tratturo: Castel di Sangro-Lucera. Che più di una via pecuaria ora è un groviglio di rose canine e ginestre, fiorite.

Passato il fiume Biferno, l'ascesa verso Santo Stefano e Ripalimosani è stata lunga, battuta dal vento, con rosse fioriture di sulla, ovunque, in aggiunta alle ginestre.

Così, dopo otto ore siamo giunti a Ripalimosani, ben ospitati presso il "Convento Celestiniano" che accoglie anche numerosi "richiedenti asilo".

Spero che le fotografie allegate vi mostrino la bellezza di questo cammino, non essendo riuscito a dirla con le parole.
Pace e bene!




















mercoledì 18 maggio 2016

Carpinone - Sant'Elena Sannita

Dalla signora Maria abbiamo avuto una ricca colazione e pure in dono, per il viaggio, una pagnottella con noci. Anche il cielo (altrettanto benevolo), è finalmente libero dalle nuvole.
Così confortati, camminiamo verso S. Elena Sannita e incontro a paesi posti, a mo' di sentinelle, alti sulla piana di Bojano avvolta dalla nebbia.
















Castelpetroso. Poi Sant'Angelo in Grotte (di fondazione longobarda), con la chiesa rupestre dedicata a San Michele: sebbene fosse presto, questa aveva la porta aperta. Macchiagodena, ed infine Sant'Elena Sannita (paese deserto), dove però con molta fortuna incontriamo il reverendo parroco  don Michele che ci affida a chi custodisce l'accoglienza pellegrina... semplice e bellissima